LOGOANDREADEPALMA
Facebook
LinkedIn
Instagram
  • Corsi e consulenza
  • Chi sono
  • cosa BERE
  • dove MANGIARE
  • cosa CUCINARE
  • dove ANDARE
  • Food & Wine NEWS
  • Contatti

A Masseria Spina di Monopoli un covo di amici vignaioli gaudenti e festaioli: quando il vino è gioia, amicizia e basta…

25 Luglio 2022Andrea De PalmaNessun commento

“il vino è custode di emozioni, deve rievocare ricordi e preservare la memoria, ”

Una festa per tutti, questa è l’atmosfera che si respira e si vive a Masseria Spina a Monopoli (BA) un “gruppone” di artigiani del vino che sa coinvolgere con i loro sorrisi, che usano il vino come mezzo per rivedersi e godere della loro amicizia. I vini “sbicchierati” puoi chiamarli artigianali, veri o naturali di certo sono succo di uva fermentato senza “aiutini” …

Ho iniziato a frequentare questi simpatici produttori incuriosito da questo mondo e non mi sento di giudicare nessuno, se mi piace bevo se non mi piace saluto e vado via con un abbraccio o una stretta di mano, e la cosa più importante sono tutti disponibili e nessuno se la crede…

Ho incontrato tanta bella gente dove la parola d’ordine è solo “divertirsi, gioire e bere senza pensieri, senza tante seghe mentali su profumi, persistenze e struttura del vino: ma ammetto di aver trovato tanti vini ben fatti.

Sono vent’anni che frequento degustazioni dove tutti iniziano a fare le pulci nel bicchiere a fare a gara a trovare questo o quel difetto o pregio, ognuno entra in una dimensione ascetica e per far vedere che esistono e capiscono fanno i sapientoni agitando i bicchieri in alto, quasi come se fosse un mezzo di comunicazione per mostrasti, farsi notare, comunicare “anch’io c’ero”.

E poi selfi, fotto ovunque, definizioni infinite per giustificare i tanti soldi spesi in corsi sul vino; mentre qui in mezzo a questi “caciaroni” la comunicazione si limita al “mi piace”, “sinceramente preferisco il primo” e mai terminologie tecniche, o al massimo sono gli occhi a comunicare, piacevolezza o meno, perché qui ognuno rispetta il lavoro dell’altro senza denigrare o sottovalutare.

In queste serate non ho mai visto girare bicchieri in alto, non ho mai visto tanti nasi nel bicchiere, ma solo gente che riempi con gioia i calici e li usa per comunicare come se ci fosse un linguaggio non codificato ma solo per suggellare la loro amicizia.

Ecco questo è il mondo dei produttori artigianali, vignaioli per caso, ingegneri, architetti, Ammiraglio in pensione, ecc. che si dedicano a trasformare le loro uve come meglio gli viene: ed è l’annata a fare il vino e la loro esperienza che cresce anche confrontandosi durante queste serate…

Una cosa è certa, a fine serata vai a casa sorridendo, un po’ brillo, leggermente allegro, ma mai con il mal di stomaco e, la mattina dopo sei arzillo come un bambino senza mal di testa.

Qui vale la regola “bevi e divertiti”, non porsi troppe domande su metodi di lavorazione, acidità e tante altre “minchiate” studiate o solo perché le ha dette il super sommelier.

Prima di darvi i consigli “per sbevachiare” voglio evidenziare che tutti questi vini sono con fermentazioni spontanee, quasi mai filtrati, sempre in agricoltura attenta all’equilibrio fra territorio e vigna, prodotti sono con le uve delle loro vigne e mai comprate, nessun aiutino durante le fermentazioni e ogni vino e diverso per ogni annata. Poi possono piacere o meno, pazienza basta non comprarli e non berli ma non scassate gli zebedei aggredendo chi si vuole solo divertire e godere di una stretta di mano e di un abbraccio stringendo un bicchiere di vino.

Il primo che approccio e rivedo con piacere è Oreste Tombolini che produce un Primitivo tradizionale in provincia di Taranto anche in versione rosato e, vi consiglio di visitare il suo sito per capire lo stile di lavorazione di questo nettare che a me “mi piace assai”: il frutto è onnipresente e nei profumi emergono nuance d’incenso, melograno e note florali; nel berlo è la salinità con un’alta acidità che stupisce.: https://brandisio.it/

Con mia grande sorpresa ritrovo il mio amico Massimiliano Palusci, a cui si deve la produzione di un olio eccellente in Abruzzo, ma il suo Pecorino è sempre diverso dagli altri, è un vino che assomiglia tutto a lui, inizialmente scontroso ma poi si apre e si concede con tanta amicizia: le note agrumate con sbuffi di spezia bianca e sprazzi di affumicato inizialmente stupiscono ma poi ti conquistano; il sorso è irruento con note agrumate e tanta acidità – tipico del Pecorino – e un frutto sempre presente con un finale succulento e minerale: http://www.olivetopependone.com/

Finalmente si infittisce il gruppo di produttori che realizzano dei vini a rifermentazione in bottiglia: chiamatelo “artigianale” o “ancestrale” certo è il metodo dei nostri nonni che volevano fare un vino brioso per le feste di Natale. Ed ecco il giovane De Maio (http://www.tenutademaio.it/) con l’On the Moon, che si cimenta con un buon risultato a rifermentare in bottiglia il Bombino Bianco un vitigno tutto pugliese che si fa bere con facilità, senza menate tecniche i profumi sono puliti e la bevuta e fresca e sincera: bevete e tacete…

TENUTA DE MAIO

 

E non poteva mancare il grande Antonio Cascarano (http://www.camerlengodoc.it/) , uomo di cultura prestato al vino che ha fatto un grande lavoro di recupero di vecchi vigneti a Rapolla realizzando un Aglianico il Camerlengo da bere senza sosta, sempre rispettando metodi di lavorazione classiche tradizionali senza particolari protocolli: se si lavora bene in vigna l’uva sarà sana il vignaiolo deve solo gestire la fermentazione in modo naturale senza tante alchimie. Quella sera ho bevuto il rifermentato Jinnete di cui ho scritto nel seguente link: http://www.andreadepalma.it/cascarano-antonio-rapolla-jinnete-ancestrale/

ANTONIO CASCARANO

 

Altro uomo di cultura prestato al vino è l’Architetto Leonardo Pallotta che dalle vigne di famiglia a San Severo produce un ottimo Nero di Troia il Donna Clelia, da provare assolutamente, ma vista l’estate ho bevuto il suo rosato I Tre Volti prodotto anche in versione bianco e rosso. In questa versione Leonardo utilizza le uve di Montepulciano – molto diffuse nella Daunia – e di Negroamaro, il risultato è incoraggiante visto il frutto integro nei profumi e al palato. Le note di arancia rossa e melograno prima si percepiscono nei profumi ma poi si legano alla nota minerale e alla notevole acidità nel berlo. Una bevuta che ci riporta indietro con il pensiero facendoci riemergere ricordi passati e sapori della tavola contadino. http://www.cantinepallotta.com/wp/

 

 

 

Tag: Masseria Spina, Monopoli, Puglia, Vini artigianali
Post precedente Il Susumaniello rosato di Francesco Vallone: l’estate in un bicchiere Prossimo Post Orecchiette con ragu rapido di vitello e pomodoro

articoli collegati

Antico Palmento della famiglia Garofano a Manduria (Ta) una visita da fare assolutamente…

10 Luglio 2022Andrea De Palma

Il Primitivo tutto al femminile di Plantamura a Gioia del Colle: tre etichette e tanta piacevolezza…

18 Gennaio 2022Andrea De Palma

Il Poggio al Bosco 2019 di Botromagno il bianco pugliese senza rivali…

26 Luglio 2022Andrea De Palma

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Pizzeria da Michele a Bari: aspettativa e tradizione rispettata…
  • Rosa-ae il Cerasuolo 2018 di Torre dei Beati
  • Gli Stati Uniti incoronano l’Abruzzo ed i suoi vini. Abruzzo “regione vinicola dell’anno”: a San Francisco è andata in scena la cerimonia di premiazione
  • Associazione Casauria Docg – Richiesta di protezione della Denominazione do Origine Protetta dei vini “Casauria” (riconoscimento Docg) Convocazione riunione di pubblico accertamento ai sensi del D.M. 6/12/2021
  • Twine Vineria e Ristorante a Barletta (Bat): due giovani fratelli, una passione e tanta qualità…

Commenti recenti

  • Filippo Iovine su Twine Vineria e Ristorante a Barletta (Bat): due giovani fratelli, una passione e tanta qualità…
  • Angelo Goffredo su Twine Vineria e Ristorante a Barletta (Bat): due giovani fratelli, una passione e tanta qualità…
  • Emilia su Le Pallotte Cace e Ove abruzzese della famiglia Travaglini a Casoli (CH): vivere la campagna in pieno relax
  • Carol su La ricetta del Coniglio al Coppo di Pina e Berardino presso l’agriturismo Caniloro a Lanciano in Abruzzo: eccellenza della Cucina Popolare Frentana.
  • Erasmo giovanniello su IL PRIMITIVO DRUMON S 2018 di Cannito a Grumo Appula; floreale e ricco di frutto nei profumi; morbido e avvolgente al gusto…

Archivi

  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Giugno 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Settembre 2016
  • Agosto 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Agosto 2015
  • Luglio 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Marzo 2015
  • Gennaio 2015
  • Maggio 2014

Tag cloud

Abruzzo Aglianico Aglianico del Vulture Basilicata Biondi Santi bollicina Bombino Bianco Borgo Eganzia Borgo Egnazia Campania Castel del Monte Centorame Cerasuolo CORONE Cucina Frentana Falanghina Fiano Gioia del Colle Greco di Tufo Guida Vini Buoni d'Italia Locanda di Beatrice Manduria Massimo di Cintio Meet in cucina Merano Merano Wine Festival Montepulciano Murgia Negroamaro Nero di Troia Passerina Pecorino Polvanera Primitivo Primitivo di Manduria Puglia Rosato San Severo Spumante Tintilia Torre dei Beati Trani Trebbiano Vinibuoni Vulture
© Andrea De Palma - E-mail: info@andreadepalma.it - Cell. 330324421