La famiglia de Corato della cantina Rivera presenta i suoi Metodo Classico RIVERA 1950
Siamo in Puglia e la famiglia de Corato non ha bisogno di molte presentazioni,…
Siamo in Puglia e la famiglia de Corato non ha bisogno di molte presentazioni,…
La bollicina non deve mai mancare sulle tavole di ogni festa; il perlage ci riempie…
Ma il vino che ha attirato la mia attenzione è la “Bollicina”; si è vero non è autoctona e io sono sempre stato un paladino dei vini del territorio, ma in questa occasione devo riconoscere a Giacomo di aver fatto un’ottima bollicina.
Suadente il rosa antico che traspare dal vetro, il floreale con il ribes nero subito in evidenza nei profumi già nel versalo, con spuma cremosa e fitta.
Ci troviamo a Gravina una terra che non è meno a Matera e ad Altamura per aspetto turistico e in più ha anche le “gravine” chiese rupestri scavate nella roccia, ruscelli che scorrono a metri di profondità che hanno scavato dei canyon naturali, insomma bellezze naturali impareggiabili.
Il giallo paglierino leggermente tendente al dorato, con una spuma fitta, e i profumi setosi di note vegetali con belle concentrazioni di sidro di mele macerato e sfumature di Calvados e spezia come il sandalo, quasi a riprendere le note della “liquere” del metodo classico
Il rosa corallo del colore mi predispone già bene, tenue quasi un rosa antico, ma con sfumature di rosso accennate che ci riportano alla ciliegia del Primitivo. Inebrianti, eleganti e persistenti senza screziature sono i profumi di rosa selvatica e piccoli frutti rossi con sfumature speziate su un fondo di frutto morbido, evidente eredità del Pinot prima e del Primitivo dopo.
La bolla è bella briosa e vivace e, Il primo impatto olfattivo è di fiori avvolto dalle classiche note agrumate, frutto della passione ed erbe aromatiche, con sbuffi mentolati: indubbiamente non mancano le solite fragranze di lievito ma ben assorbite dal frutto. Al sorso è una lama, secco e subito ti avvolge con le note acide e agrumate tipiche del vitigno, secco e assolutamente secco, con aromi vegetali e mandorlati, con sfumature di radici amaricanti. Una beva che non stanca ma rinfresca e si candida ad abbinamenti poliedrici, sicuramente no perditempo per che ama le dolcezze e tutta quella pletora di spumantelli edulcorati.
i tre amici, Girolamo d’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore della D’Araprì a San Severo,…
Chiamateli come volete, bollicine o spumante ma a Natale beviamo italiano. Come lo spumante dei…